Il colosso cinese stava registrando bilanci con passivi di 330 miliardi di dollari: il mercato immobiliare globale potrebbe subire uno scossone.
Evergrande ha dichiarato bancarotta. Si tratta di un fallimento annunciato per il colosso cinese del mercato immobiliare, pronosticato da bilanci con passivi da 330 miliardi di dollari e con creditori in netta difficoltà a pagare la società asiatica. Il problema, ora, è che la scomparsa di Evergrande potrebbe abbattersi sul resto del mercato immobiliare mondiale.
Il gruppo ha presentato un’istanza di protezione dai creditori in un tribunale di Manhattan, in America, in modo da riuscire a proteggersi da chi vuole fargli causa e da chi vuole pignorargli beni negli Stati Uniti d’America. China Evergrande, infine, ha anche richiesto la ristrutturazione del debito in corso ad Hong Kong, nelle Isole Vergini e nelle Isole Cayman.
La cristi del settore immobiliare in Cina
L’economia cinese, soprattutto per quanto riguarda il settore immobiliare, è in netta difficoltà al momento. Il crollo di Evergrande, perciò, potrebbe abbattersi sia sulla vendita delle case che su altre categorie di mercato. “Dall’inizio della crisi del debito del settore a metà del 2021 – si legge su Open – le società che rappresentano il 40% delle vendite di case cinesi sono fallite“.
Gli ultimi bilanci di Evergrande, comunque, erano spaventosi: i passivi si attestavano sui 330 miliardi di dollari. Il gruppo, solo due giorni fa, aveva annunciato il rinvio della riunione dei creditori sulla ristrutturazione. Oggi è arrivata la bancarotta.